“Durante questi mesi di pandemia il flusso delle donazioni di sangue è calato notevolmente, così ci siamo attivati per sensibilizzare i cittadini su questo tema delicato. In quest’ottica abbiamo deciso di regalare ai nostri donatori, e ai nuovi che arriveranno, un bracciale salvavita AIDme: un omaggio prezioso e utile per ogni persona, grazie al quale si possono avere sempre al polso i propri dati medico-sanitari e i contatti da chiamare in caso di emergenza”.

Ciro Caserta è il presidente di Fidas Atan E.T.S.-O.d.V., associazione nata nel 1988 da alcuni dipendenti dell’ATAN, azienda di trasporti pubblici di Napoli: “Un gruppo di colleghi, pieni di buona volontà e sensibili alle enormi difficoltà causate dalla poca disponibilità di sangue, decise di unirsi per un’azione di volontariato concreta a favore della gente che soffre”.

Nel 1991 la Fidas Atan E.T.S. – O.d.V. è entrata a far parte della grande famiglia FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue), alla quale fanno capo oggi 75 associazioni presenti sul territorio nazionale.

Di che cosa si occupa Fidas Atan esattamente?

“La nostra associazione, che non segue la parte organizzativa per la raccolta di sangue, si occupa della sensibilizzazione delle persone verso le donazioni, grazie a eventi e campagne di comunicazione. Nel tempo abbiamo continuato a crescere fino a contare oggi 1.400 donatori”.

Le donazioni di sangue hanno quindi risentito dell’emergenza Covid in corso?

“Purtroppo c’è stato un deciso calo in questo periodo: durante la pandemia le persone hanno avuto paura del possibile contagio negli ospedali, senza contare il fatto che molti centri trasfusionali sono diventati presidi Covid per far fronte all’emergenza. Come associazione stiamo ora cercando di portare l’attenzione delle persone su questo tema e sollecitare perché si torni a donare il sangue. Voglio chiarire, per esempio, che il vaccino contro il coronavirus non rappresenta un ostacolo: basta aspettare 48 ore prima di effettuare una donazione”.

Ogni quanto tempo si può donare?

“Per il sangue intero il numero massimo di donazioni non può essere superiore a quattro volte l’anno per gli uomini e due volte per le donne in età fertile.  L’intervallo minimo tra due donazioni di sangue intero è pari a novanta giorni. Sono previste, invece, frequenze maggiori ed intervalli ridotti per le donazioni in aferesi di plasma e/o piastrine”.

Che cosa sono le donazioni in aferesi di plasma e/o piastrine?

“La plasmaferesi è la donazione di solo plasma con restituzione al donatore delle altre componenti del sangue: si esegue con un’apparecchiatura filtrante (separatore cellulare) che trattiene la componente ematica di cui si ha necessità.  La donazione di piastrine avviene anch’essa tramite aferesi e dura circa un’ora: nel corso della donazione, una piccola parte del sangue (circa 250 cc alla volta) viene prelevata tramite un ago e separata attraverso un’apparecchiatura. Questa macchina raccoglie le piastrine e rimette in circolo in modo sicuro le restanti componenti del sangue”.

Chi può donare sangue?

“Per quanto riguarda la donazione di sangue intero può farla ogni individuo in buona salute, di età compresa fra i 18 ed 65 anni. A giudizio del medico, può essere consentita la donazione anche a chi ha un’età superiore. In ogni caso, sempre al medico spetta la valutazione dei vari parametri di ogni persona, legati in particolare alla pressione, ai livelli di emoglobina e di ferritina. Non esistono categorie escluse dalla donazione, ma nella selezione del donatore sono valutati i comportamenti individuali che possono risultare a rischio”.

Come è nata l’idea di regalare il bracciale salvavita AIDme a chi dona il sangue?

“Proprio nell’ottica di incentivare le donazioni abbiamo voluto anche fare omaggio a chi compie questa scelta di uno strumento come AIDme, utile e importante per la propria salute. Poter avere sempre con sé le proprie informazioni medico-sanitarie e i contatti di emergenza è una garanzia di sicurezza per tutti, non solo per chi ha delle patologie. Il bracciale è facile da impostare e semplice da leggere per chiunque avvicini il proprio smartphone, dotato di tecnologia NFC, al logo impresso sulla sua superficie. Ci stiamo ora attivando per poterlo collegare anche al sito della nostra associazione, in modo da avere a disposizione anche sulla nostra piattaforma i propri dati, sempre nel massimo rispetto della privacy”.

Raduno 2017 a Bergamo/Milano. In alto, il raduno 208 a Napoli