Il sistema sanitario ha fame di innovazione digitale, eppure le istituzioni non riescono a stringere partnership proficue con le aziende private, che esportano il Made in Italy tecnologico all’estero.

«Alcune amministrazioni vedono il buono, altre hanno molti sospetti e pregiudizi nei confronti dei privati», dice Monica Cerin, Presidente e CEO di Audens, azienda che produce e commercializza il bracciale salvavita digitale AIDme. «La frammentarietà è il primo dei problemi. Ogni regione gestisce la parte sanitaria in autonomia e i sistemi sanitari recepiscono le innovazioni in modo limitante. Le aziende con buone idee lavorano dunque spesso con le associazioni e con gli enti, ma di rado direttamente con le istituzioni pubbliche in un modo che consenta l’utilizzo su larga scala di servizi innovativi. La nostra proposta andava proprio nella direzione di unificare il sistema. E sarebbe anche logico, per un’idea come la nostra, collegarsi alle istituzioni ma non si trovano degli sbocchi favorevoli, anche mantenendo i prezzi contenuti».

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